Elezioni amministrative 2021: fine della democrazia rappresentativa

Un unico commento andrebbe fatto sulle elezioni amministrative appena concluse: la democrazia si basa sul principio di maggioranza e se vota meno della metà degli aventi diritto, la democrazia rappresentativa è morta. Chi è stato eletto non rappresenta la cittadinanza, che in maggioranza non ha votato perché non si sentiva rappresentata da alcun candidato. E il fenomeno non è solo italiano.

In questa palese delegittimazione degli eletti, sarebbe più sensato commissariare tutti gli enti locali dove non ha votato la maggioranza degli elettori, o addirittura riesumare la proposta (liquidata frettolosamente come battuta di un comico) del sorteggio.
In questo contesto accanirsi nel presentare microliste di opposizione, destinate allo zero-virgola, ha senso? Si è discusso a lungo dei vizi di una visione “parlamentaristica” della politica: ora c’è un passaggio ulteriore, il rifiuto da parte di una maggioranza di elettori di tutti coloro che si propongono come rappresentanti dei cittadini.
Occorre ideare altri luoghi per la democrazia, se le sedi tradizionali della rappresentanza sono delegittimate e ridotte definitivamente a mera gestione “condominiale”.

Sul piano politico, l’affermazione ovunque del PD indica che quel partito incarna perfettamente il “partito unico” che ormai governa l’Italia, con l’unanimismo intorno a Draghi. Una popolazione che ha rinunciato a diritti e libertà per paura di una malattia si riconosce nel partito più ostinato nel sostenere l’autoritarismo sanitario. Il nuovo partito unico (esattamente come il partito fascista del Ventennio mussoliniano), rassicurante per i perbenisti quanto per gli affaristi, garante di una finta sicurezza, strutturato oligarchicamente con ramificazioni territoriali, suddiviso in sigle partitiche con minime varianti programmatiche, è guidato dal PD. Gli altri partiti, anche di centrodestra, sono attualmente semplici satelliti, intorno al pianeta-guida neoliberista, europeista e vaccinista che è diventato il PD.