SENZA PRIMULA? ISOLATELO!

Tra le tante belle pensate in questa frenesia collettiva su covid e vaccini, la medaglia d’oro spetta attualmente a Marco Venturini, che si autodefinisce “Consulente in comunicazione politica” e il 14 dicembre ha scritto per “Il Fatto” un articolo in cui, tra lodi allo spot governativo sul vaccino, invita le autorità a predisporre delle primule (il simbolo scelto dal governo per la campagna di vaccinazioni anticovid) da esibire in pubblico, probabilmente all’occhiello, suggerendolo come metodo per “isolare” i riluttanti: “Se in un luogo pubblico quasi tutti indosseranno la primula – dichiarando così di essersi vaccinati – quelli che non la indosseranno saranno visti meno di buon occhio e verranno isolati. Questo imbarazzo potrebbe spingere molti indecisi a scegliere di vaccinarsi”. Dunque una sorta di marchio d’infamia alla rovescia: chi non lo porta va isolato e messo in imbarazzo.

L’articolo di Venturini su “Il Fatto”

La proposta è talmente assurda ed evoca in chiave involontariamente grottesca tali orrori del passato da meritare solo una sonora risata. Purtroppo, però, è una proposta che rischia di essere ascoltata. Del resto è molto autorevole la voce che ha inventato questo stratagemma contro i riluttanti al vaccino. Venturini, infatti, si vanta di essere “autore nel 2014 del primo libro sulla comunicazione di Matteo Renzi”. La scheda del libro (un volumone di ben 56 pagine) sul sito dell’editore ha qualcosa di raccapricciante e va gustata per intero: “Matteo Renzi sa come comunicare. Di più: ha rivoluzionato il modo di fare politica in Italia. Basta politichese, basta ideologie di partito, basta giacca e cravatta. Il risultato? Molti, anche i più scettici, lo percepiscono come ‘uno di noi’ e lui ha raggiunto consensi mai visti. Ma in realtà niente è frutto dell’improvvisazione. Renzi sa quello che fa e dietro ogni sua scelta c’è una precisa strategia comunicativa studiata a tavolino. Più che quello che dice, conta il modo in cui lo dice: il linguaggio verbale e non, la formula espressiva, la scelta del mezzo, la gestualità, l’abbigliamento, fino all’uso sapiente del web. Marco Venturini, esperto di comunicazione, ha seguito attentamente Matteo Renzi durante il lungo percorso che lo ha portato dalle rive dell’Arno prima ai vertici del Pd, poi alla presidenza del Consiglio e alle Europee. Analizzando il suo comportamento, ha colto e svelato i trucchi dietro ogni singola, calcolatissima scelta. E ora ce li spiega, perché se sono serviti a lui per diventare il più giovane premier italiano di sempre, potranno aiutare anche te per dimostrare sicurezza, rafforzare il tuo carisma, assicurarti attenzione, promuovere efficacemente le tue idee e migliorare le tue capacità persuasive”.

Renzi-Fonzie

Ora, di fronte al declino di Renzi e alla sua attuale dimensione macchiettistica, quelle lodi al “carisma” del personaggio suonano ridicole. Eppure il Venturini sul suo sito ci informa di avere un’agenzia e aggiunge che “in qualità di spin doctor e consulente in comunicazione politica ho aiutato centinaia di politici a livello nazionale, regionale e comunale a migliorare la loro comunicazione online e dal vivo, in occasione di campagne elettorali e durante la legislatura”. Insomma, visto che il suo modello di comunicazione è il Renzi con la giacca di pelle di Fonzie, Venturini ha cercato di trasformare centinaia di politici in similRenzi, in cloni dell’originale. A questo punto, va proposta una spilla non con la primula ma con la faccia di Venturini per ogni politico che si è formato sui suoi consigli: vogliamo conoscerli uno a uno, isolarli e metterli in imbarazzo.