UN’EUROPA DA GUERRA FREDDA

Con i soldi che diamo all’Europa finanziamo anche una propaganda da “guerra fredda” e attacchi pesanti a chi esprime opinioni dissenzienti.

L’EEAS (European External Action Service) è un organismo ufficiale dell’Unione europea che dovrebbe occuparsi di politica estera ed è il “servizio diplomatico” dell’Unione. Peccato che il suo sito web funzioni in realtà come un veicolo propagandistico ostile ad alcuni paesi, Russia in testa, e attribuisca il titolo di “complottisti” e “disinformatori” a chiunque si discosti dalla narrazione politica domimante.
Molti link della pagina web dell’EEAS (dove non perdono nemmeno tempo a tradurre nelle diverse lingue dell’Unione, dato che gran parte delle pagine sono in inglese o al massimo anche in francese) rimandano a un altro sito, con il dominio .eu e con molte più lingue in traduzione: si tratta di EUvsDisinfo (Unione europea contro la disinformazione). A parte la grafica fascisteggiante che ricorda siti web dell’estrema destra (ma sarà certamente un’impressione malevola), il sito è tutto in chiave anti-russa: qualsiasi cosa accada c’è dietro lo zampino di Mosca.

Dal sito euvsdisinfo.eu

Il ruolo esplicitamente anti-russo del sito di EUvsDisinfo è tale che hanno dovuto mettere un’avvertenza a fondo pagina, sotto la scritta “Disclaimer”: “I casi nel database di EUvsDisinfo si concentrano su messaggi nello spazio informativo internazionale che sono identificati in quanto forniscono una descrizione parziale, distorta o falsa della realtà e diffondono messaggi in chiave pro-Cremlino. Ciò non implica neccesariamente, comunque, che una determinata fonte sia legata al Cremlino o editorialmente pro-Cremlino o abbia tentato intenzionalmente di disinformare. Le pubblicazioni di EUvsDisinfo non rappresentano una posizione ufficiale dell’UE, dato che le informazioni e le opinioni espresse si basano su resoconti dei media e analisi dell’East Stratcom Task Force”. (Per la cronaca, East Stratcom Task Force è un organismo creato come parte dell’EEAS nel 2015 in occasione delle sanzioni alla Russia e ha tra i compiti “combattere le campagne di disinformazione della Russia”).
A parte lo stile da vecchia guerra fredda nell’uso del termine “Cremlino” per indicare il governo russo, scopriamo che c’è qualcuno, sostenuto dall’Unione europea, con il compito di decidere qual è la “realtà”, per contrastare coloro che “forniscono una descrizione parziale, distorta o falsa della realtà”.

Dal sito euvsdisinfo.eu

Occasione ghiotta per questa campagna propagandistica che ricorda i tempi della “cortina di ferro” è offerta dall’emergenza coronavirus. Chi non si adegua pedissequamente alla narrazione dominante sulla pandemia e sul modo di affrontarla è automaticamente inserito nella categoria della “disinformazione” (e “disinformazione” sono considerate tutte le possibili cure che non siano il vaccino).

Dal sito euvsdisinfo.eu

Un testo dedicato all’Italia elenca poi le teorie cospirazioniste che verrebbero diffuse nel nostro paese: secondo il sito, i cospirazionisti italiani sosterrebbero che con le misure anti-coronavirus si sta instaurando in Italia una società dittatoriale simile al nazismo o alla Cambogia di Pol Pot. Ovviamente il sito, che si vanta della sua precisione e del suo “database”, non cita alcun articolo concreto né allega link a queste presunte teorie cospirazioniste (che possono pure esserci, ma non nella forma caricaturale proposta da EUvsDisinfo). Però non evita di elencare diversi nomi italiani di politici e commentatori da porre al pubblico ludibrio: si va da Maurizio Blondet a Diego Fusaro. La “confutazione” di EUvsDisinfo delle teorie “cospirazioniste” sul covid-19 accusa tutti di essere “servi di Mosca” (oggi si usa il termine più soft di “pro-Kremlin”) e difende con foga le “democrazie liberali”. Anche chi vede una crisi della “globalizzazione” nell’epoca del coronavirus è accusato di “disinformazione”. Insomma, chiunque non la pensi come le élite di Bruxelles è un “disinformatore” e nel sito EUvsDisinfo dell’EEAS trova i paladini della “verità vera” (qualche anno fa si chiamava “pensiero unico”), del liberismo e della globalizzazione. Il sito si premura anche di difendere Bill Gates e di considerare “pro-Cremlino” coloro che mettono in dubbio le virtù miracolose del vaccino contro il covid-19.

Dal sito euvsdisinfo.eu

Sarebbe interessante conoscere il colore politico di chi gestisce EUvsDisinfo e capire se rappresenti la pluralità di forze del Parlamento europeo e dei diversi paesi dell’Unione (e quanto ci costi). Comunque, sappiate che con i nostri soldi finanziamo persone che operano come se fossimo ai tempi della guerra fredda e che hanno l’arroganza di considerare “disinformazione” qualsiasi visione critica dell’esistente.