IL FILM DELLE FESTE: “NATALE CON LA POLIZIA”

Ormai si accetta qualsiasi misura poliziesca, in nome del dovere alla salute. Prepariamoci al cinepanettone realistico di quest’anno: Natale con la polizia. In diversi paesi d’Europa si moltiplicano, infatti, le minacce di far intervenire la polizia nelle case, per reprimere eventuali cenoni natalizi che non rispettino le misure anti-covid.

Ci informa “La Repubblica” che in Gran Bretagna il commissario delle West Midlands (centro Inghilterra) David Jamieson ha avvisato : “I poliziotti avranno il potere di entrare in casa qualora ci siano sospetti su assembramenti superiori a sei e, nell’eventualità, anche interrompere il cenone di Natale”. Interessante l’apparente distacco neutro del corrispondente di “Repubblica”,  Antonello Guerrera, che ironizza (“Apriti cielo”, scrive) sulle reazioni negative a questo annuncio e si diverte a puntualizzare il fatto che sarebbe nel carattere dei britannici opporsi a misure simili, “perché si tratta di un’invasione nel privato da parte della polizia, cosa che gli inglesi più tradizionalisti associano agli Stati autoritari”. Invece gli italiani più progressisti, evidentemente, associano l’irruzione della polizia nelle case agli Stati massimamente democratici, vero Guerrera?

Simili misure poliziesche sono previste anche in Belgio. La ministra dell’Interno Annelies Verlinden in un’intervista ha annunciato possibili interventi della polizia per vigilare sul rispetto dei divieti di assembramento in luoghi privati: “La polizia controllerà il rispetto di queste misure, anche bussando a casa delle persone”. A precisare che non si scherza ci pensa Vincent Gilles, presidente nazionale del sindacato belga di polizia Slfp: “In tempi normali, per fare irruzione in un luogo privato serve un mandato. Ma se c’è il sospetto di un reato, e con le misure speciali anti-Covid l’assembramento lo è, le forze dell’ordine possono intervenire d’ufficio, senza mandato, per inosservanza delle norme sanitarie. Tutti i partecipanti sono multati di 250 euro e, per l’organizzatore, il conto sarà ancora più pesante. Se le persone rifiutano di ottemperare, il caso può passare da amministrativo a penale”.

E il Natale in Italia? Tutti in attesa del nuovo DPCM. Intanto, però, ci si prepara a un’eventuale necessità di delazione, confidando nell’attitudine spionistica dei vicini di casa. A Bologna nove studenti spagnoli in Erasmus hanno organizzato lo scorso sabato una festa in un appartamento, i vicini di casa hanno telefonato alla polizia e gli agenti arrivati sul posto hanno multato gli studenti: denunciati e multati (400 euro ciascuno) poiché non hanno rispettato il coprifuoco stabilito dal DPCM del 3 novembre. Tutto va benissimo, dunque: polizia e spiate garantiscono la nostra incolumità, alla faccia delle libertà e dei diritti che un tempo pensavamo inviolabili.

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